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VIAGGIO IN GUINEA 
aprile 2013 
 
 
 
 
Durante il mese di dicembre 2012, Fatim Viviani Bah si è recata in Guinea accompagnata dalla figlia Raffaella per rivedere la famiglia. 
Fatim e Raffaella hanno colto questa occasione per portare un po’ di materiale scolastico e prendere contatto con diverse persone al fine di concretizzare i primi progetti
 
Centro Scolastico di Kelen 
 
A Yambering (nella regione forestale del Fouta Djalon) Fatim e Raffaella hanno incontrato il direttore del Centro Scolastico di Kelen. A questo centro fanno riferimento molti piccoli villaggi abbastanza lontani l’uno dall’altro. 
281 alunni frequentano regolarmente questa scuola che attualmente dispone di 5 aule. Le classi vanno dalla prima alla quarta elementare. 
Sono state accolte calorosamente dal direttore signor Diallo Mamadou, dagli insegnanti dagli allievi. 
Durante la visita si è discusso delle necessità per mantenere e migliorare le condizioni di scolarizzazione. 
Queste sono le priorità: 
- Un pozzo poiché la scuola non ha accesso diretto ad un punto di approvvigionamento di acqua. 
- Mobili per gli alloggi dei docenti che durante la settimana 
non possono fare ritorno alle loro abitazioni (letti e materassi). 
- Una recinzione del sedime scolastico per evitare che a poco a poco il terreno circostante sia attribuito al pascolo o ad altre attività non scolastiche. 
 
 
 
 
Incontro con l’infermiera di Kelen 
 
A Kelen Fatim e Raffaella approfittano d’incontrare Madame Mariama Diallo Kolon, responsabile del “Poste de santé de Kelen” alla quale consegnano materiale raccolto prima di partire (bende, compresse sterili, Betadine, materiale per le ferite profonde, analgesici, anti-infiammatori, aspirine, pastiglie per il mal di gola… e anche preservativi). 
L’infermiera vive a Yambering e quotidianamente si reca a Kelen per le cure della popolazione locale, in particolare delle persone che non hanno la possibilità d lasciare le loro abitazioni. 
Si occupa di tutte le cure di prima necessità, piccole ferite, infezioni leggere, gastro-enteriti, influenze. Dei famigliari di Fatim le mettono a disposizione un locale dove può curare le persone che sono in grado di recarvisi. Ogni tanto resta pure a dormire quando non fa in tempo a tornare a casa sua. 
Racconta di come le piccole infezioni possono diventare drammi che mettono in pericolo la vita e di cosa vuol dire partorire senza le cure mediche necessarie in caso di complicazioni. A volte è necessario percorrere su una motocicletta 80 km di pista per recarsi a Mali, il centro più vicino, per fare fronte alle complicazioni del parto. Purtroppo spesso torna solo un padre con un neonato in braccio! 
“Madame l’infirmière” consegna una lista di medicine e piccolo materiale che le servirebbero e Fatim e Raffaella le spiegano che l’Associazione farà del suo meglio per aiutarla ma che le difficoltà per l’acquisto e soprattutto l’invio dei medicinali non sono poche. Le chiedono comunque di preparare un progetto con un preventivo per la realizzazione di un piccolo ambulatorio capace di rispondere alle necessità mediche principali della popolazione (accompagnamento alla gravidanza e al parto, cure prima infanzia e cure delle malattie più frequenti come la diarrea, le influenze, le gastro-enteriti, le ferite, ecc.). 
In occasione dell’Assemblea costitutiva della nostra Associazione il primo impegno preso era di portare un contributo costituito da materiale scolastico alla Scuola di Hafia nella regione di Labé. Arrivate sul posto, Fatim e
 
 
Hanno incontrato due docenti, i signori Abdoulaye e Mamadou e consegnato il materiale e una somma in contanti per la confezione sul posto delle divise. 
 
Scuola di Hafia Madina 
 
In occasione dell’Assemblea costitutiva della nostra Associazione il primo impegno preso era di portare un contributo costituito da materiale scolastico alla Scuola di Hafia nella regione di Labé. Arrivate sul posto, Fatim e Raffaella hanno saputo che la strada era impraticabile a causa della stagione delle piogge, particolarmente intensa nel 2012. Hanno incontrato due docenti, i signori Abdoulaye e Mamadou e consegnato il materiale e una somma in contanti per la confezione sul posto delle divise. 
Questi responsabili della scuola hanno spiegato le difficoltà che s’incontrano per permettere ai giovani un percorso scolastico completo:  
- I lunghi tragitti quotidiani che i ragazzi devono percorrere a piedi per raggiungere la scuola. 
- La mancanza di materiale scolastico. 
Inoltre l’istituto scolastico prevede solamente il ciclo elementare e per passare alle scuole medie i ragazzi devono partire verso le cittadine vicine distanti almeno una trentina di chilometri. Solo chi ha la possibilità di affidare i loro figli ad altri parenti, assumendo le spese relative alla scolarizzazione potrà dare una chance a questi ragazzi. 
Forse l’Associazione potrà in futuro prevedere la costruzione di piccoli dormitori per accogliere gli scolari che non sono in grado di far ritorno quotidianamente alle loro case. 
Con il sostegno di tutti i nostri soci potremo sicuramente realizzare alcuni progetti importanti in ricordo del nostro caro Amico Aldo. 
 
 
Porza, aprile 2013 
Marco Krähenbühl e Margherita Vismara Petazzi